La storia del CEO di start2impact, Gherardo Liguori
“Se non divento avvocato dopo la laurea in Giurisprudenza ho buttato 5 anni della mia vita? Oppure sto per buttare via una vita intera se proseguo una strada per accontentare le aspettative di altri su di me?“
Dalla risposta a questa domanda è nata la mia carriera nel digitale, quando il digitale non era ancora visto come un settore in cui trovare lavoro.
In questo video YouTube racconto la mia storia ripercorrendo le tappe che mi hanno portato dove sono oggi e di come ho affrontato le diverse difficoltà che ho incontrato.
Per chi non può vedersi subito il video, darò comunque qualche informazione qui sotto su di me.
Nel 2012, ancora prima di laurearmi, ho creato e gestito un sito web in cui era possibile scoprire le migliori esperienze da fare in Italia e all’estero durante il percorso universitario.
Nonostante 500 articoli e 300.000 visitatori in 2 anni, non trovai il modello di business per farlo decollare.
Grazie alle competenze digitali acquisite trovai invece un lavoro, che non sapevo neanche esistere all’epoca.
Dal 2014 al 2017 ho infatti curato la presenza online di personaggi pubblici a livello italiano ed europeo. Puoi approfondire chi sono stati i miei clienti sul mio profilo LinkedIn.
Insieme a Virginia ho poi co-fondato start2impact, una piattaforma di formazione online che permette ai giovani di crescere insieme, fare pratica nei lavori del futuro e trovare lavoro in aziende ad impatto sociale.
Perché tanti lavori di oggi, 10 anni fa non esistevano.
Perché tanti problemi di oggi, 10 anni fa non li potevamo risolvere.
I giovani sono la più grande risorsa del nostro Pianeta: le loro idee unite alle nuove tecnologie possono davvero cambiare il mondo.
Centinaia di startup e grandi aziende hanno assunto i nostri talenti in Digital Marketing, Sviluppo Web e App, UX/UI Design, Data Science e Sviluppo Blockchain.
Il nostro valore più grande è aver creato una Community di giovani innovatori che si incontra online e offline, determinati ad avere un impatto positivo sulla società e sul pianeta con le proprie competenze.
Di cosa mi occupo in start2impact
Mi occupo di diverse cose: la strategia di comunicazione e prodotto, la crescita del team, il rapporto con grandi aziende e investitori.
I risultati di cui vado più fiero sono due.
- La crescita che ha avuto ogni membro del team negli ultimi mesi.
- Vedere sempre più membri della community trovare lavori in cui si sentono felici e realizzati grazie ad un nuovo modello di formazione: teoria esternalizzata e formazione pratica.
Quando ho ideato questo modello, tanti erano scettici della sua validità.
Eppure io sentivo che era ed è la strada giusta, perché ho vissuto in prima persona il fatto di poter acquisire competenze digitali a costo zero e come me tanti altri.
Nel digitale, corsi online o master in aula da migliaia di euro sono uno spreco di soldi inutile, perché aziende come Facebook e Google investono milioni per mettere a disposizione corsi online gratuiti di qualità che accelerino l’acquisizione delle competenze digitali.
Quindi su internet – se sai selezionare – puoi imparare gratuitamente qualsiasi cosa. Quando necessario, occorre essere disposti a studiare in inglese, perché studiare dalle fonti originali ti permette di avere accesso immediato a tutti i nuovi trend.
Preferiamo quindi investire le nostre energie su qualcosa che prima di noi in Italia non c’era.
La possibilità di fare decine di progetti pratici con feedback personalizzati da professionisti del settore, per mettersi alla prova e scoprire le proprie passioni e i propri talenti.
Le esperienze che mi hanno cambiato la vita
Sono stato in Vietnam per uno stage curriculare di 3 mesi in una società di consulenza legale e fiscale mentre studiavo Giurisprudenza in Bocconi.
L’ho scelto perché mi tirava fuori dalla mia “comfort zone”.
È stata un’esperienza pazzesca a livello emotivo: scontrarsi con i propri limiti è sempre stata per me la chiave per crescere.
L’esperienza all’estero mi fece aprire gli occhi su due cose: le possibilità di fare carriera come avvocato in Italia erano minime e comunque non era quello che volevo fare nella vita. Dovevo sperimentare altro.
Mentre finivo Giurisprudenza, decisi di creare Your Academic Insight, una sorta di TripAdvisor delle Università (il sito web di cui ho accennato all’inizio).
Usando WordPress.com e smanettando con le pagine e i gruppi Facebook imparai le basi di tutto quello che so oggi: Digital Marketing, UX/UI Design e gestione di una community.
Alle competenze hard unii anche quelle soft, come leadership e team working, perché per sviluppare il progetto misi insieme un team di 10 persone da tutta Italia.
La cosa affascinante del digitale è che non devi aspettare il permesso o il pezzo di carta di nessuno. Puoi iniziare oggi, a costo zero.
Dopo la laurea e 5 mesi in cui gli studi legali mi offrivano praticantati privi di retribuzione, scoprii in un colloquio per diventare collaboratore parlamentare che le mie competenze digitali coltivate come hobby mi rendevano un candidato più unico che raro.
Dopo la laurea e 5 mesi in cui gli studi legali mi offrivano praticantati privi di retribuzione, scoprii in un colloquio per diventare collaboratore parlamentare che le mie competenze digitali coltivate come hobby mi rendevano un professionista che univa due professionisti in uno solo.
Scoprii cioè di essere l’unico collaboratore parlamentare con competenze digitali dell’epoca.
Potevo supportare il parlamentare nella scrittura di una proposta di legge, un’interrogazione parlamentare e allo stesso tempo creargli un sito web e generare coinvolgimento nei post della sua pagina Facebook.
Nei primi 3 anni di lavoro ho fatturato 120.000€ lavorando come freelance di personaggi pubblici a livello nazionale ed europeo.
Ho ideato e sviluppato strategie di marketing non convenzionale che hanno permesso ai miei clienti di coinvolgere milioni di persone su Facebook, di riportare al cinema un film censurato con 700 proiezioni in tutta Italia e ho realizzato un corso online a cui si sono iscritte oltre 1.300 persone.
Avevo un lavoro che mi piaceva, in cui ero bravo e per cui potevo essere pagato, ma non mi bastava: volevo creare qualcosa che potesse migliorare la vita di milioni di persone.
Dopo l’esperienza di successo nel referendum costituzionale ho conosciuto Virginia e con lei è nata l’idea di start2impact: non un semplice lavoro, ma una vera e propria missione come abbiamo raccontato nell’intervista a Marcello Ascani.
Come ho superato le difficoltà
Passare da freelance a imprenditore è stato molto complesso, soprattutto quando ti proponi con un servizio nuovo, che rompe le logiche dell’attuale formazione tradizionale.
In alcuni periodi ero talmente stressato che avevo una specie di asma che mi portava a respirare con affanno.
Mollare non fa parte del mio DNA e quindi decisi di cambiare qualcosa nelle mie abitudini.
La sera iniziai a studiare libri di filosofia buddista e ricerca interiore che aveva la mia compagna di vita e di impresa, Virginia, per avere qualcosa con cui staccare da tutte le ansie quotidiane.
Ne trovai molto giovamento non solo perché mi aiutava a rilassarmi, ma soprattutto perché mi aiutava a riflettere sull’influenza subita nelle mie scelte (Giurisprudenza in primis).
Questa nuova consapevolezza è ciò che mi sta permettendo di conoscere me stesso, i miei limiti e soprattutto il mio potenziale, non solo come professionista, ma anche come persona.
Questa nuova consapevolezza è ciò da cui si sono originati i nostri successi con start2impact: sono sempre stati il risultato di un’evoluzione interiore.
Le cose non accadono quando le aspetti, le cose accadono quando decidi chi vuoi essere.
I libri che mi hanno cambiato
Lean Startup e Strategia Oceano Blu, perchè sono stati i miei primi libri di imprenditoria, quelli che hanno acceso una fiamma dentro di me per prendere coraggio e iniziare.
Come trattare gli altri e farseli amici, perchè mi ha aiutato in modo significativo a migliorare le mie relazioni professionali.
La padronanza dell’amore e La voce della conoscenza, perché mi hanno aiutato a riflettere sulle mie relazioni familiari e viverle in un’ottica differente.
La mia giornata tipo
Sperimento molto per capire quali sono le abitudini migliori per me, consapevole che possono variare di anno in anno.
In questo mi aiuta moltissimo avere al mio fianco Virginia, perché anche lei sperimenta molto (non è un caso che si dica che siamo la media delle 5 persone più vicine a noi).
Mi sveglio alle 6,30 e inizio a lavorare alle 9: in questo lasso di tempo mi preparo al meglio alla giornata che arriva.
Negli ultimi mesi facevo 30-60 minuti di meditazione, 30 minuti di attività fisica e il resto del tempo lo dedicavo alla mia formazione.
Poi, dopo il viaggio di nozze spirituale in Perù con Virginia, ho utilizzato le pratiche che ho imparato, unite agli esercizi di Wim Hof.
Ultimamente invece mi dedico soprattutto all’attività fisica (da 1 a 2 ore al giorno) e il tempo restante alla formazione.
Finisco di lavorare alle 18-19, lavoro molto spesso nei weekend, ma non mi pesa.
Il mio lavoro è una passione, non un dovere.
È questa passione che ci ha portati ad essere selezionati da B Heroes come una delle migliori 5 startup ad impatto sociale in Italia e dalla Commissione Europea come Membri della Coalizione per le Competenze Digitali e il Lavoro.
I miei valori
Dialogo. Meritocrazia. Redistribuzione.
Dialogo: mi confronto costantemente con ogni membro del team per supportarlo nel suo percorso di crescita. La crescita di start2impact dipende dalla crescita di ognuno di loro.
Allo stesso modo, abbiamo persone dedicate a rispondere ad ogni singolo messaggio che riceviamo. Le recensioni che riceviamo ci fanno capire che siamo sulla strada giusta.
Meritocrazia: nessuno studente che abbia completato uno dei nostri percorsi è rimasto disoccupato. Anzi, la maggior parte inizia a lavorare prima della fine del percorso.
Se ti impegni, i risultati arrivano. Semplicemente perché, come rispondevo sopra, nel digitale ci sono più offerte di lavoro che persone con le competenze richieste.
Redistribuzione: credo fortemente nella necessità di condividere il più possibile con gli altri e di creare valore per gli altri senza aspettative di un ritorno diretto e immediato.
Questo è lo spirito con cui l’anno scorso abbiamo fatto un tour nelle scuole superiori incontrando 20.000 persone e con cui quest’anno abbiamo donato l’1% del nostro fatturato annuale a 5 associazioni che si impegnano per migliorare il mondo.
Non vogliamo essere la migliore azienda al mondo, ma la migliore per il mondo.
I miei obiettivi
A livello personale, dopo aver visto i documentari Game Changers e What the Health, insieme a Virginia sto sperimentando una dieta a base vegetale seguito da un nutrizionista.
Potremo così valutare in prima persona i risultati di un tema oggetto di grande discussione. Io sono fiorentino, quindi potete immaginare che mente aperta serva!
A livello professionale, l’obiettivo è ancora più grande: ispirare e formare i giovani ad avere un impatto positivo sulla società e sul pianeta grazie al digitale. E in questo senso start2impact è il mezzo con cui sto cercando di realizzarlo.
Se fallisse start2impact, non sarebbe fallita la mia missione, dovrei solo trovare un altro mezzo per realizzarla. In questo video ho approfondito questo concetto.
Crediamo che i giovani possano cambiare il mondo.
Vogliamo fornirgli il mindset, le competenze e il network per farlo, anche partendo da zero.
Questo è quello che abbiamo fatto ad esempio con Nicky Silvestri, uno dei nostri studenti che oggi lavora per una delle 10 migliori aziende al mondo per la sostenibilità ambientale.
In questo grande viaggio che ci aspetta, queste parole saranno la nostra via maestra:
Accendi un fuoco per gli altri e illuminerai anche la tua strada.
Il meglio deve ancora venire.