Ho lasciato un lavoro a tempo indeterminato che non mi soddisfaceva per inseguire il mio sogno di lavorare nel digital marketing presso una startup.
Chi sono?
Un giovane sognatore, affascinato dalla tecnologia e dall’impatto che ha nel mondo.
Ho passato gli ultimi 4 anni in 4 posti differenti, ogni volta adattandomi, cercando costantemente di carpire il meglio dalle persone e dai luoghi, cambiare, crescere, creare la mia strada.
Ho 24 anni, lavoro per Vidra, una startup che vuole rivoluzionare il mondo dell’e-commerce.
Una storia tra le tante, la mia
Nel 2017 a 22 anni, pochi giorni prima di ottenere la mia laurea triennale in Scienze Politiche, ho iniziato a lavorare come Inside Sales Account Manager per una delle multinazionali dell’Information Technology più grandi al mondo.
Tra 500 persone ero il più giovane nell’ufficio di Milano.
Il 10 settembre 2018 mi sono licenziato, rinunciato a un lavoro a tempo indeterminato con retribuzione ben al di sopra della media italiana.
La sera prima avevo bevuto troppo, forse per cercare inutilmente di liberarmi del peso di una vita che non mi soddisfaceva.
Il giorno seguente un moto interno di ribellione si è imposto su di me lasciandomi intuire che non avrei più messo piede in quell’ufficio.
Sono sempre stato un vulcano di idee, divergente, pieno di energia e iniziativa, era impossibile accontentarmi di un lavoro in cui potevo esprimere il 10% del mio potenziale.
Quello che mi veniva richiesto era di seguire le procedure, raggiungere il mio target di vendita, non pestare i piedi alle persone sbagliate e accontentarmi di un: “Vedremo” quando cercavo di portare innovazione.
Molti dei miei colleghi avrebbero voluto fare altro, ma ormai si erano rassegnati a quel tipo di lavoro. Alcuni si sentivano incastrati, altri erano troppo spaventati per cambiare e procedevano per inerzia.
Vi lascio immaginare la reazione dei miei genitori e degli amici più stretti quando senza alcun preavviso gli ho detto di essermi licenziato.
Desideravo allontanarmi, avevo bisogno di spazio e volevo provare a realizzare un’idea di startup che mi frullava in testa da un po’.
Sono andato a Trieste, mi sono iscritto alla triennale in fisica per avere accesso al network studentesco e alle conseguenti agevolazioni, in più intendevo acquisire maggiore padronanza di materie “hard” come la matematica e la fisica.
Esplorare tutte le vie
Sono arrivato a Trieste in treno, quando ho scorto il mare dopo una lunga galleria ho pianto silenziosamente, come se mi fossi finalmente liberato… Ho ricominciato a respirare.
Da subito ho sfruttato al massimo le mie doti di networking per ambientarmi e tessere una rete di relazioni chiave.Il primo mese sono entrato in un’associazione europea chiamata EESTEC, occupandomi di PR e organizzazione.
A dicembre sono stato ammesso al Contamination Lab di Trieste, un laboratorio di startup. Ho cominciato a seguire corsi addizionali su: pianificazione, comunicazione, stesura di un Business Plan, Marketing e molti altri.
Verso aprile 2019, mentre studiavo la concorrenza, mi sono imbattuto in start2impact. Ho pensato di entrare in piattaforma per prendere spunto, per capire cosa potesse essere fatto meglio e quali sarebbero stati i miei punti di differenziazione, il valore aggiunto della mia startup.
Dopo pochissimo mi sono innamorato della piattaforma e mi sono reso conto del suo enorme potenziale. Ho realizzato di non avere ancora competenze specifiche da apportare a una startup, ho così deciso di esplorare il percorso di Digital Marketing.
Astratto vs. concreto
L’astrazione, la creatività, la capacità di pensare in grande e in modo divergente sono sempre stati miei punti di forza,la poca concretezza il mio punto debole.
Il tentativo di lanciare una startup e il percorso su start2impact mi hanno messo di fronte ai miei limiti: un conto è immaginare e ipotizzare, tutt’altra faccenda è declinare il pensiero in progetti concreti e step azionabili.
Quello che più mi ha colpito di start2impact è stata proprio la concretezza, di cui sentivo una forte necessità.
- Super Guide estremamente pratiche
- Realizzazione di progetti e valutazione delle skill
- Feedback sempre personali, costruttivi e orientati al miglioramento
- Percorso finalizzato all’ingresso in startup
- Community forte, i membri si aiutano e sostengono vicendevolmente
Ho allora preso seriamente in considerazione la possibilità di completare il percorso su start2impact e lavorare per una startup prima di lanciare il mio progetto, per altro ancora molto fumoso.
La scalata
Da Maggio ho dedicato ogni giorno del tempo allo studio del digital marketing e alla realizzazione dei progetti; in breve sono approdato nella top 100, poi nella top 50 e infine nella top 25.
Ora sono retrocesso un pochino 😝
Ma presto mi rimetterò a lavorare sulle nuove Super Guide 💪
I ragazzi di start2impact hanno presto notato la mia dedizione e l’impegno nella realizzazione dei progetti.
Così sono stato invitato all’incontro start2work del 4 Luglio presso TIM WCAP a Milano e poco dopo è arrivato anche l’invito per la Job Fair del 7 Settembre!
Inutile dire che esplodevo dalla gioia.
Sacrificio e fiducia
Tutto molto bello, ma a luglio ancora non avevo nulla di concreto in mano.
Il mio conto era quasi a zero, considerato che avevo vissuto per un anno con i soldi guadagnati l’anno precedente.
Mi trovavo costretto a tornare a casa, una sorta di sconfitta per me, ma ero fiducioso che la mia vita sarebbe cambiata a settembre.
Ho passato quindi l’estate scorsa a casa dei miei, nella “confortevole” afa della provincia di Milano, per finire i progetti e prepararmi ai colloqui di settembre.
Per la prima volta il dubbio di aver sbagliato a licenziarmi affiorava e contribuiva a mettere alla prova i miei nervi.
L’unica “distrazione” che mi sono concesso è stato partecipare a Campus Party, evento promosso all’interno del gruppo Facebook, con biglietti gratis o scontati per la community start2impact.
All’evento ha partecipato anche start2impact. Ho avuto modo di incontrare personalmente, per la seconda volta, Virginia e Gherardo, i founder, che dopo aver fatto uno speech si sono messi a disposizione dei ragazzi e hanno tenuto sessioni di coaching personale assieme a Simone Razza e Nicky Silvestri (2 studenti di start2impact che lavorano in startup).
Dopo lo speech e il coaching ero on fire 🔥
Più motivato che mai a lavorare in una startup 🚀
Durante i 4 giorni di evento ho dato tutto! Ho partecipato all’hackaton di Gillette, posizionandomi 2° sul podio assieme al mio team (con il quale sono tuttora in contatto) e a tutte le altre attività correlate alla ricerca di lavoro.
Dopo una di queste attività (CV Ninja) per cui ho presentato il progetto finale, sono stato avvicinato da un imprenditore, Guido Frascadore, founder di Hype e Bemind, CEO e Founder della startup Vidra; una piattaforma che integra tutto il necessario per lanciare un e-commerce di successo.
Oltre a complimentarsi con me, ha chiesto informazioni riguardo al mio background; così gli ho raccontato brevemente delle mie esperienze e in particolare del percorso che stavo seguendo su start2impact per diventare digital marketing specialist.
Ci siamo scambiati i contatti, con l’accordo che ci saremmo risentiti a settembre e che gli avrei mandato alcuni progetti da me sviluppati.
Piacevolmente sorpreso di “aver fatto colpo” e particolarmente incuriosito dalla startup di Guido sono tornato a casa, con in tasca un 2° premio, un contatto importante, nuovi amici e un’esperienza unica.
Traguardi, delusioni e vittorie
Traguardi
Finalmente il 7 settembre: giorno della Job Fair a Binario F di Facebook a Roma.
L’eccitazione era palpabile, prima di cominciare i colloqui ho conosciuto e parlato con i ragazzi che erano arrivati fin lì.
Tutti dannatamente in gamba!
Ho fatto colloqui con 5 startup:
- 3bee con Nicky Silvestri
- Brandorbi con Gianluca Sansone e Claudia Arcangela Dagnello
- Stip.io
- Up2go
- AdvisorEat
Era incredibile vedere dei ragazzi fino a poco prima studenti di start2impact, seduti dall’altra parte a fare dei colloqui di lavoro.
La giornata è stata intensa, io ero incredibilmente carico e convinto di aver fatto un’ottima impressione, specie con 2 startup dalle quali avevo ricevuto feedback positivi.
Delusioni
Le settimane seguenti aspettavo una mail che mi comunicasse di essere passato allo step successivo di selezione, ma nulla…
Ho chiesto a Gherardo se sapesse qualcosa riguardo l’esito dei colloqui e lui si è attivato subito. Purtroppo mi ha riferito che le 2 assunzioni che più mi interessavano erano state posticipate per ragioni interne alle startup, mentre le altre startup avevano scelto altri membri della community.
La verità?
Ero estremamente deluso.
Iniziavo a pensare di non essere sufficientemente capace.
Di nuovo il tarlo di aver sbagliato a licenziarmi affiorava.
La vicinanza di Gherardo è stata fondamentale.
Non è una cosa usuale che il CEO di un’azienda si preoccupi personalmente di un iscritto.
Questa è invece la norma per start2impact, dove gli iscritti sono trattati come individui unici, come ragazzi che si sono affidati e si giocano il loro futuro e i loro desideri.
Il team di start2impact lo sa e per questo dedica tempo e attenzioni a chi decide di prendere il percorso in piattaforma sul serio.
Gherardo mi ha scritto di non arrendermi, di perseverare e che nuove occasioni sarebbero arrivate, nel frattempo si è occupato di propormi per altre possibili posizioni.
Vittorie
Dopo la Job Fair ho preso contatti con Guido Frascadore, gli ho mandato i miei migliori progetti sviluppati in piattaforma e lui mi ha proposto di cominciare a scrivere articoli per Vidra come freelance.
Ho iniziato a studiare Python, incuriosito dal percorso di Data Science su start2impact. Sono stato selezionato per un corso intensivo di Data Science promosso da Human Power che ho frequentato per tutto ottobre. Il corso era poi finalizzato a inserimento in azienda come Data Analyst/Data Scientist.
Ho fatto allora altri colloqui con le aziende che avevano aderito al programma di Human Power, ma tutti i lavori proposti mi sono parsi noiosi o fuori strada rispetto a quanto desiderassi fare.
Mi sono deciso a chiamare Guido, chiedendogli se ci fosse l’opportunità di fare uno stage in Vidra, possibilità che mi aveva accennato lui qualche tempo prima.
Ho tenuto il fiato sospeso per un tempo che mi è parso lunghissimo.
Il verdetto?
Sì!
Guido sembrava molto felice che l’avessi chiesto, il che mi mise ancor più in fibrillazione!
Lavoro = Passione?
Appena 2 settimane dopo aver fatto il mio ingresso in Vidra mi ritrovo a uno degli eventi B2B attorno al mondo del vino più importanti d’Italia.
Mi lancio, facendo pitch fulminanti a qualsiasi potenziale cliente o partner, mostro la demo del prodotto, rido con i miei colleghi e gusto vini pregiati.
La fiducia datami è sconcertante, tanto che ancora me ne meraviglio…
In poco più di un mese di lavoro ho avuto l’opportunità di:
- Partecipare a 2 eventi importanti: Wine2Wine e SIOS 2019
- Pianificare e lanciare campagne di Google Ads
- Pianificare e lanciare campagne su Facebook, Instagram e Linkedin
- Lavorare sulla marketing automation tramite tools come Hubspot e Intercom
- Settare e analizzare dati reali su Google Analytics
- Lavorare sulla strategia di marketing per il 2020
- Vedere un vero Business Plan
- Strutturare una strategia di Sales
- Chiamare potenziali clienti
- Costruire Partnership per l’ampliamento del prodotto e per far conoscere Vidra
Pensandoci continuo a stupirmi di quanto io abbia potuto sperimentare e imparare in così poco tempo, un’occasione che non avrei avuto senza Vidra e start2impact.
Obiettivi e ambizione
Il mio primo obiettivo è di far scalare Vidra e contribuire a renderla un’azienda solida.
Sto dando e voglio continuare a dare il 100%, visto che ne ho finalmente l’opportunità.
Nel lungo termine ho intenzione di dar vita al progetto che mi ha portato inizialmente a licenziarmi e a stravolgere la mia vita.
A cascata dai primi due obiettivi:
- Approfondire le mie conoscenze e competenze nel Digital Marketing, nel Marketing più in generale, e nei Sales.
- Acquisire tutte le competenze necessarie per gestire un team, responsabilità che spero mi venga affidata un giorno non troppo lontano.
Per ultimo ma non per questo meno importante, vorrei restituire valore a start2impact, e contribuire allo sviluppo della sua community.
Sono convinto sia un unicum, di cui prendersi cura come un fiore raro.
Chissà che uno di voi che sta leggendo questo articolo non sarà un giorno un collega? 😉
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