Intervistiamo la co-founder di Startup Geeks. Ecco come Giulia D'Amato ha co-fondato Startup Geeks insieme a suo marito.
Mi è servito e mi serve ancora molto pensare:
Qual è la cosa più brutta che possa succedere se va male?
Questa situazione immaginaria di solito non è così brutta come la si immagina quando si ha paura
Giulia D’Amato, Co-Founder Startup Geeks & Super Coach start2impact
In questa nuova intervista conosceremo la storia di Giulia D’Amato, Co-Founder di Startup Geeks e Super Coach di start2impact.
Ecco una nuova tappa del nostro viaggio motivazionale – la rubrica in cui intervisto donne di successo nel mondo del digitale, della tecnologia e dell’imprenditoria che vogliono favorire attraverso la loro storia l’empowerment di altre donne.
L’avventura di Giulia D’Amato nel mondo digitale è iniziata nel 2018 insieme al marito, Alessio Boceda, mentre si trovavano in viaggio di nozze in Perù.
In quel momento di forte crescita del panorama startup italiano, mancava un punto di riferimento online per confrontarsi tra imprenditori, formarsi e restare aggiornati riguardo le ultime call per startup, i bandi e altre informazioni importanti.
L’hanno creato da zero tramite un modello freemium di contenuti gratuiti e una community su abbonamento nella quale potersi confrontare con imprenditori ed esperti tramite un workplace di Slack e usufruire di contenuti e promozioni in esclusiva.
Da gennaio 2019 hanno lasciato il posto fisso in Germania e sono tornati in Italia per raccontare il mondo delle startup italiane.
C’è molto fermento nel panorama startup, molti giovani che si danno da fare, idee che nascono e innovazioni che si sviluppano.
Loro vogliono esserne i portavoce, con l’obiettivo di rendere il mondo delle startup italiane conosciuto, attrattivo e connesso.
Il loro focus è supportare gli imprenditori in fase di avvio e early-stage a far crescere la propria startup.
Inoltre sono tra i nostri Super Coach in piattaforma, spiegano come creare, strutturare e portare al successo una startup, a partire dall’idea fino agli speech con gli investitori.
Solitamente Giulia intervista i founder delle startup, ma questa volta sarà lei ad essere intervistata!
Iniziamo!
Fondare Startup Geeks: tra entusiasmo e paura
A: Nel 2018 un report dell’Unione Europea classificava l’Italia 25° su 28 in termini di progresso digitale per colpa della scarsa educazione.
Leggendo questi dati, tu e Alessio Boceda, il tuo compagno di vita e di lavoro, invece di lamentarvi, cosa avete fatto?
G: Prima di tutto ci siamo chiesti come potevamo contribuire a migliorare questo dato.
In quel momento vivevamo e lavoravamo in Germania ed eravamo comunque molto stufi di sentire sminuire gli Italiani e l’innovazione in Italia.
Ed eravamo ancora più stufi di sentire i nostri coetanei italiani dire che l’unico modo per fare impresa e innovazione era quello di emigrare e farlo in un altro paese.
Dato che entrambi avevamo delle esperienze in digital marketing abbiamo iniziando aprendo un blog e intervistando i fondatori di startup italiane.
Dopo 5 mesi dall’apertura del blog siamo tornati in Italia per dedicare al 100% le nostre energie.
Se non costruisci il tuo sogno, qualcuno ti assumerà per aiutare a costruire il suo.
Tony Gaskins
A: Come ti sentivi quando avete mosso i primi passi?
G: Carica di entusiasmo, di energia e con mille aspettative: vedevo un giardino dove c’era un deserto.
A: Quali sono state le tue prime paure e come le hai affrontate?
G: Ho sempre avuto paura del cambiamento e di non sentirmi all’altezza.
Alla prima intervista mi tremava la voce e il cuore mi batteva fortissimo.
Ho pensato tante volte di scrivere una mail dicendo che non l’avrei fatta ma poi l’ho fatta e la seconda volta è andata meglio, la terza ancora di più…
E ora mi sembra una cosa completamente normale!
Uscire dalla mia zona di comfort mi ha fatto in realtà acquisire molta fiducia in me stessa.
Mi ha servito e mi serve ancora molto pensare:
“Qual è la cosa più brutta che possa succedere se va male?”.
Questa situazione immaginaria di solito non è così brutta come la si immagina quando si ha paura.
A: Cosa ti motiva quotidianamente a dare il massimo?
G: La mission di Startup Geeks – avere un impatto sul numero di persone che vogliono fare impresa in Italia in modo consapevole, la fiducia che ripone in me Alessio, il team e i nostri membri della community.
Definiti da Forbes come il paradiso online degli startupper: scopriamo cosa sono lo startup builder e la community premium
A: Quali obiettivi avete raggiunto dagli inizi ad oggi?
G: Tanti anche se non mi bastano mai.
Mi ha colpito particolarmente un founder che durante un’intervista mi ha detto che quando sta per raggiungere un obiettivo è già pronto con una nuova sfida.
È così anche per me.
Ma bisogna anche apprezzare il percorso.
Comunque tra gli obiettivi più grandi cito:
- Aver creato una vera community di persone, di fondatori di startup basata sui valori di condivisione e aiuto reciproco.
E in un mondo molto spinto alla competizione, che guarda solo fatturato, numeri, investimenti, fallimenti è già un grande passo;
- Creare un team completamente da remoto (ancora alcuni membri non li abbiamo mai visti di persona);
- Entrare tra le 100 persone under 30 più influenti per Forbes;
- Far credere alla nostra idea imprenditori di successo che hanno poi investito nel progetto come Enrico Pandian, Andrea Dusi, Cristina Pozzi e Francesco Ingusci.
- Un’altra cosa per noi importante è aver aiutato più di 90 startup a validare la propria idea di business durante lo Startup Builder.
A: Startup Geeks è diventata il network di startupper più grande d’Italia, in cosa consiste la community e quali sono i punti di forza?
G: Grazie per la domanda!
Mi piace specificare proprio che Startup Geeks Premium è una vera community gestita su Slack per fondatori di startup ma anche per chi sta pensando di aprirne una e ha tanti dubbi.
Dico è una VERA community perché è basata sulle persone, non sulle aziende.
E le persone si confrontano, si aiutano, espongono i dubbi e le perplessità che hanno in uno spazio protetto.
A: Cos’è e a chi è indirizzato lo Startup Builder?
G: Lo Startup Builder invece è il percorso di incubazione online che abbiamo creato per tutti quelli che sono nella fase di validazione, che stanno quindi cercando di capire se la propria idea ha del potenziale di business.
È un percorso di 12 settimane che serve per lanciare la propria startup, creare tutti i documenti necessari per parlare con gli investitori nell’ultima tappa del percorso.
Nessuno fa i documenti al posto dei founder ma ogni founder viene accompagnato passo dopo passo da noi e dai mentor tramite mentorship individuali e di gruppo.
In questo caso impara così un metodo che poi può utilizzare se avrà altre idee di business.
È indirizzato a chi si vuole mettere in gioco, a chi vuole fare meno errori e a chi ha voglia di sporcarsi le mani e non crede che in poco tempo e in modo facile si possa arrivare al successo.
Le soft skill necessarie per diventare imprenditrici di successo
A: Quali sono le più importanti soft skill che una giovane startupper dovrebbe padroneggiare?
G: Direi:
- Flessibilità, in ogni startup si affrontano cambiamenti e bisogna riuscire ad adattarsi velocemente;
- Comunicazione, all’inizio non ci saranno PR e probabilmente si lavorerà da remoto;
- Problem solving e responsabilità, ci sarà tanto team working ma c’è bisogno anche di persone che si vogliano prendere la responsabilità delle scelte che a volte saranno coraggiose;
- Immaginazione/entusiasmo: c’è bisogno di persone che vedano un giardino dove ora c’è solo un deserto – che credano nella mission della startup e in tutto il potenziale delle persone ogni giorno;
- Etica del lavoro, dunque integrità, puntualità, attenzione ai dettagli, gestione del tempo.
Conclusioni
Mi auguro possiate cogliere molto dall’esperienza di Giulia, per diventare anche voi imprenditrici di successo!
Se pensate di non possedere ancora le skill da lei indicate, iniziate a lavorarci su!
Ricordo che la maggior parte di queste vengono mappate in piattaforma, ci teniamo ad aiutarvi a crescere anche e soprattutto sotto questo aspetto!
Se avete suggerimenti e/o donne di successo da segnalare per le prossime interviste, scriveteci pure mandando una mail a [email protected] o un direct a @arianna_it.
Alla prossima!
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