Ecco come raggiungere i tuoi obiettivi in 3 semplici passi, dal fissare l'obiettivo al raggiungerlo.
Gennaio.
Quante volte ci siamo detti: “Sì ma questo esame lo rimando a Gennaio” oppure “Quando arriva Gennaio mi metto sotto a lavorare” o ancora “Ci aggiorniamo a Gennaio” e, dulcis in fundo: “A Gennaio inizio questo nuovo progetto”?
Attenzione, non voglio dire che sia un problema: d’altronde con il nuovo anno si iniziano nuovi impegni e progetti.
Quello che intendo dire è che spesso ci siamo posti degli obiettivi che non siamo riusciti a raggiungere (io stesso moltissime volte).
Per poi rimandare il tutto a Gennaio.
Ecco, se durante questo inizio di articolo hai pensato: “Accidenti, è capitato anche a me” allora sei nel posto giusto al momento giusto.
Oggi, infatti, analizzeremo ben tre argomenti legati agli obiettivi:
- Qual è il tuo “stile” nel fissare l’obiettivo?
- Come fissare un obiettivo – la tecnica S.M.A.R.T.
- Come raggiungere i tuoi obiettivi
Fatta questa premessa, direi di iniziare subito.
P.S. Prendi carta e penna, ti tornerà molto utile. Potrai, mentre leggi, già portarti avanti con il lavoro, rispondendo alle domande e iniziando a creare un piano d’azione.
1. Qual è il tuo “stile” nel fissare l’obiettivo?
Molti articoli che ho letto in giro per internet saltano questa prima fase, che per me è fondamentale.
Prima ancora di fissare gli obiettivi è necessario che tu capisca il dove e il come vadano fissati. Mi spiego meglio, il segreto è nella priorità che dai alle varie “aree” della tua vita.
Un buon modo per iniziare è rispondere a queste domande, che ho stilato nel corso del tempo e potrebbero esserti d’aiuto:
1) Qual è quell’area della tua vita che devi assolutamente portare avanti, pena un danno economico oppure un’enorme perdita di tempo?
Ecco questa sarà la tua priorità numero uno. Nel mio caso è l’università: se non la dovessi concludere entro Luglio… mi ritroverei il prossimo anno ancora a dare esami, pagando ancora le tasse, in più da fuoricorso (sono più onerose, nel caso non lo sapessi). Quindi intendo concluderla!
2) Qual è l’area della tua vita che devi portare avanti, ma che non ti è imposta come tempi/costi?
Per me è il lavoro da freelance che sto portando avanti, in piccolo. Ti spiego: presto dovrò iniziare un tirocinio (sempre per potermi laureare) di tre mesi. In altre parole… il tempo comincia a scarseggiare.
È normale, è così per tutti.
Dopo aver scelto la tua priorità principale (lavoro o altro), il tempo comincerà a mancare. Tornando al mio caso, devo portare avanti quest’attività (ho dato la mia parola), ma posso farlo in piccolo: anziché avere 50 clienti mi devo limitare a 5. Non è un problema, perché nessuno mi obbliga ad averne 20 o 1.
Vedremo più avanti come fissare il tempo di un’attività, non ti preoccupare.
3) Qual è l’area della tua vita che vuoi portare avanti, perché è importante per il tuo futuro?
Ecco, ora iniziamo a divertirci. Noti la differenza? Siamo passati dal devi al vuoi. Sì perché ora entriamo nella gestione del “tempo libero”. A questo punto sei un cane sciolto, nessuno ti sta obbligando.
Idealmente è il tempo sottratto allo stare sul divano o a guardare serie tv. Quindi a te la scelta, se vuoi puoi già fermarti.
Sei comunque più avanti della maggioranza delle persone, che lavora 8 ore al giorno per poi tornare a casa e rilassarsi, in attesa del weekend.
Se invece hai un progetto di lungo periodo da portare a termine… continua a leggere.
Torniamo alla domanda: qual è il tuo progetto che, sul lungo periodo, farà la differenza per il tuo futuro?
Per me è start2impact, una piattaforma (di cui stai leggendo il blog) che mi permette di formarmi sul mondo digitale (programmazione, marketing digitale, UX/UI).
Essendo consapevole che la laurea potrebbe non bastarmi per trovare lavoro, ho bisogno di completare la mia formazione, tramite appunto start2impact.
4) Qual è l’area che vorresti portare avanti, ma che sai di poter rimandare/trascurare? Ormai il tempo della giornata che abbiamo a disposizione sta finendo.
In quest’ultima posizione troviamo le attività che vorremmo fare ma a cui dobbiamo rinunciare per mancanza di tempo.
Su questo punto devi essere brutalmente onesto con te stesso: Sei disposto a rinunciare ad un’attività/passione? Se la risposta è no… Non c’è problema, devi solamente tornare indietro e rivedere la gerarchia delle priorità.
Non ho parlato di uscite con gli amici/divertimenti, perché è un argomento troppo personale e che ognuno valuta come preferisce. Potresti essere soddisfatto uscendo 1 volta a settimana come aver bisogno di almeno 3 volte. Valuta tu, in totale onestà.
Ma perché ho parlato di “stili” se finora ti ho solo fatto rispondere a delle domande?
Puoi fissare i tuoi obiettivi con diversi stili, che sono:
A) Jeff Bezos o i focalizzati – lo stile tartaruga
Queste persone danno il meglio di sé quando si concentrano su un solo progetto, lasciando piccoli spazi per gli altri e procedendo un passo alla volta. Infatti Jeff Bezos si occupa principalmente di Amazon, delegando le altre sue attività per potersi concentrare meglio.
B) Elon Musk o i multifocalizzati – lo stile lepre
Queste persone danno il meglio di sé quando lavorano su più progetti, riempiendo il più possibile la loro agenda, cercando di portare avanti tutto e saltando da un settore all’altro. Infatti Elon Musk gestisce 3 giorni a settimana SpaceX, poi Tesla e in seguito le sue altre aziende.
E, ovviamente, tutto quello che c’è nel mezzo. Perché ti ho citato questi due imprenditori egualmente stimati? Per ricordarti ancora una volta che non c’è giusto o sbagliato, ma c’è solo il tuo stile.
2. La tecnica S.M.A.R.T.
Ci siamo. Abbiamo fissato le aree di priorità. Ma come procediamo ora? Con gli obiettivi S.M.A.R.T. :
S – Specifico
Circoscrivi l’obiettivo all’interno dell’area prescelta.
Es: voglio terminare tutte le guide di start2impact nel digital marketing.
M – Misurabile
Basati su dati reali e quantitativi, non a sensazione.
Es: per arrivare a quell’obiettivo devo superare 8 test e altrettante prove pratiche.
A – Achievable (raggiungibile)
È davvero realizzabile o devo ridurmi a dormire 4 ore a notte odiandomi e facendo un pessimo lavoro? Torniamo al discorso dello “stile”: ognuno conosce i suoi tempi e le sue capacità.
Es: Per superare con un buon risultato le varie prove pratiche devo dedicarci una settimana e altrettanto per la fase di studio.
Quindi 8+8 = ho bisogno di 16 settimane.
R – Rilevante
Deve trovare il tuo “Why” per poter capire se davvero vale la pena impegnarsi o meno. Ti consiglio di leggerti questo articolo del blog: “Trovare il proprio Ikigai” in cui si spiega come capire se un lavoro/scelta di vita fa per te.
Es: ne parlavo prima. Per me start2impact è importante perché può aiutarmi a fare il salto di qualità nel mondo del lavoro, quindi voglio portare il percorso a termine.
T – Tempificato
Rispetto all’”Achievable” il tempificato è più orientato al breve periodo, alle azioni che devi compiere tutti i giorni.
Es: Per completare la teoria in una settimana, ho bisogno di capire quanto durerà l’argomento e, di conseguenza, quante ore dovrò dedicare ogni giorno o quante volte a settimana.
Siamo nel concreto, è la fase di pianificazione vera e propria del tuo tempo.
Anche qui ti linko due risorse di grande valore per la gestione del tempo:
1) Come aumentare la produttività con l’ora sacra;
2) 2 regole fondamentali per ottimizzare il tempo.
Stabilita la tabella di marcia, è il momento di spiegare come raggiungere i tuoi obiettivi.
3. Come raggiungere i tuoi obiettivi
Quest’ultimo punto è il più semplice da spiegare ma il più difficile da attuare.
Ora bisogna mettersi al lavoro! Occorrenti:
1. Positività;
2. Focalizzare il motivo per cui stai facendo quello che stai facendo (perdona il gioco di parole);
3. Testa bassa (non esaltarti ma rimani umile);
4. Passione (Quantità: Infinita);
5. Costanza (poco ma tutti i giorni);
6. Tanto ma tanto olio di gomito.
Semplice vero? A parole sì. D’altronde è per questo che gran parte delle persone non inizia nemmeno o si ferma dopo qualche giorno!
Tu non mollare e continua a lavorare per rendere realtà i tuoi sogni.
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