Motori di ricerca alternativi
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I 5 migliori motori di ricerca alternativi per la tutela dell’ambiente

E se bastasse una ricerca sul web per fare una buona azione verso il pianeta? Con questi 5 motori di ricerca alternativi cambi il mondo mentre studi o lavori!

Secondo alcune stime ogni giorno vengono effettuate almeno ​5 miliardi di ricerche​ soltanto su Google.

Ormai “googlare” un termine è diventata la prassi.

Niente di nuovo per i nativi digitali, ma anche nonni e genitori si stanno gradualmente avvicinando a questo potente strumento, che oggi potremmo definire per molti versi essenziale.

Chi più e chi meno infatti, ogni giorno tutti facciamo delle ricerche su un motore di ricerca.

Sembrerebbe infatti che la frequenza giornaliera si aggiri intorno alle​ 3-4 ricerche in media per utente​.

Facciamo ricerche quando abbiamo un dubbio, facciamo ricerche mentre facciamo shopping. C’è anche chi fa una ricerca per vincere un dibattito con un amico e chi non può fare a meno di “googlare” anche nel cuore della notte per prendere sonno.

La verità è che fare una ricerca sul web per la stragrande maggioranza di noi è diventata un’attività abituale.

Sei d’accordo?

Specialmente se ti capita spesso, magari per ragioni di studio o di lavoro, di certo non ti starai chiedendo che valore abbia quel clic o quella leggera pressione sul tasto “invio”.

È un’azione fulminea, quasi banale, dico bene?

A dire il vero… No.

Per alcuni motori di ricerca alternativi quella tua microscopica azione rappresenta niente meno che il core business​.

È importante sottolineare però che anche il colosso di Mountain View si sta impegnando a rendere più sostenibili i suoi processi… Addirittura fino al 100%!

Puoi approfondire​ l​a sfida di sostenibilità sostenuta da Google​ al link.

Ma oltre Google c’è di più! Ed è per questo che oggi voglio parlarti dei 5 migliori motori di ricerca alternativi per la tutela dell’ambiente.

Se hai a cuore l’argomento, sarai felice di scoprire che puoi fare una buona azione verso il pianeta anche comodamente da casa, in qualsiasi momento, dal tuo smartphone o PC.

Sei pronto? Mettiti comodo e seguimi nel mondo dei motori di ricerca ecologici.

Motori di ricerca alternativi ed ecologici

1. Ecosia: Chi cerca… Pianta

Motori di ricerca ecologici

Ecosiaèforse il motore di ricerca ecologico per eccellenza.

È anche conosciuto come “il motore di ricerca per piantare alberi a distanza”.

Come avrai intuito infatti l’attività principale di Ecosia consiste proprio nel piantare alberi in giro per il mondo​ grazie alle ricerche effettuate dagli utenti… O più precisamente, grazie agli introiti generati dai clic di questi ultimi sulle inserzioni pubblicitarie.

Secondo i calcoli, occorrono in media ​45 ricerche per piantare un albero,considerando che ciò comporta una spesa di 22 centesimi e che il profitto medio per ogni click è di 0,5 centesimi.

E se non clicchi mai sulle inserzioni o usi un ad blocker?

Il tuo contributo è comunque importante perché all’aumentare del suo bacino di utenza, Ecosia diventa più appetibile agli occhi degli inserzionisti.

Per quanto riguarda i profitti invece, la società si impegna a destinarli esclusivamente a progetti di piantumazione o all’autofinanziamento per iniziative future.

In sintesi: più cerchi, più pianti.

Inoltre il cavallo di battaglia di Ecosia è senza dubbio la sua trasparenza:ogni mese infatti avrai la possibilità di consultare il financial report della società.

Eccoti il più recente.​

Che dire… Chapeau, Ecosia.

Segni particolari:

Uno degli aspetti più interessanti di Ecosia è che non si limita ad essere un’azienda ad “impatto ambientale ridotto”, ma ad oggi può vantarsi di definirsi un’azienda ad​ impatto ambientale negativo!

Come? “Semplicemente” grazie all’implementazione di ​pannelli solari proprietari​ che hanno permesso alla società di alimentare i suoi processi interamente grazie a fonti di energia rinnovabili.

Se a questo si vanno a sommare le tonnellate di CO2 sottratte dagli alberi piantati ecco che si ottiene un bel “meno” davanti alla quantità relativa al suo impatto sull’ambiente.

2. Ekoru: Riforestare gli oceani con le alghe

Migliori motori di ricerca

Se ti dico “riforestazione” tu a cosa pensi? Stai già immaginando una distesa infinita di alberi, non è vero?

Ma sapevi che è possibile riforestare anche gli oceani? E se ti stai chiedendo in che modo, la risposta che non ti aspetti sono proprio le​ alghe​.

Delle banalissime alghe che però sono in grado di assorbire ben​ 40 volte più CO2​ rispetto ai cugini di terraferma.

Uno dei partner di Ekoru, Operation Posidonia, si occupa proprio di riforestare gli oceani di alghe, migliorando notevolmente la vita di centinaia di specie marine.

La mente dietro Ekoru è Ati Bakush, un esperto di telecomunicazioni australiano che racconta di aver avuto l’intuizione della sua creatura dopo aver visto in prima persona gli effetti devastanti dell’attività dell’uomo sulla sua terra natale.

Segni particolari:

Ekoru si impegna a sostenere una causa diversa ogni mese.

Che si tratti di flora, fauna o solidarietà, l’obiettivo mensile viene reso sempre visibile agli utenti così che ciascuno possa sentirsi partecipe di una più grande causa comune.

Fare una semplice ricerca sul web non è mai stato così appagante, non trovi?

3. Elliot for Water: Le tue ricerche diventano acqua

Alternative a Google

Il modello di business di​ Elliot for Waterè​ identico a quello della parente Ecosia, ma il suo interesse principale è​ garantire l’accesso all’acqua potabile aquante più persone possibile.

Il fondatore è un giovane italiano di appena 27 anni, Andrea Demichelis, con un’ambizione non indifferente: trasformare la ricerca sul web in aiuto umanitario su scala globale.

Un dato più preciso? In ​u​n’intervista del 2017l’imprenditore ha dichiarato di voler portare acqua potabile ad ​1 milione di persone entro il 2025.

Ma le nostre ricerche come contribuiscono a raggiungere tale obiettivo?

Il 60% dei profitti di questo motore di ricerca solidale viene devoluto a progetti per la potabilizzazione dell’acqua in aree in via di sviluppo grazie alle partnership istituite con ONG locali.

Segni particolari:

Ti stavi chiedendo come fa Elliot for Water a potabilizzare l’acqua nei Paesi in via di sviluppo?

Dietro il miracolo c’è una startup veneziana chiamata​ Solwa, che grazie alla sua tecnologia innovativa permette di separare l’acqua pura dagli agenti inquinanti sfruttando l’energia solare.

Il tutto abbattendo i costi di gestione e di manutenzione.

L’acqua ottenuta potrà essere quindi impiegata anche nella coltivazione sicura del terreno.

I benefici ottenuti si avranno sia a livello umanitario che a livello economico e ambientale!

E pensare che basta fare una ricerca in rete…

4. Lilo: A goccia a goccia si fa il mare

Motori di ricerca diversi da Google

Lilo.orgè un motore di ricerca francese sbarcato in Italia nel 2017.

La sua mission? Esattamente come gli altri motori di ricerca alternativi: cambiare il modello economico dei motori di ricerca destinando la metà dei profitti​ generati a progetti che creano valore per la società e per l’ambiente.

Quello che cambia però è soprattutto l’esperienza utente: Federica Fusco​, Business Developer di Lilo Italia ha raccontato che il motore di ricerca sfrutta un “sistema di gocce d’acqua” che coinvolge l’utente ad ogni ricerca sul web.

Che cosa significa?

Significa che utilizzando questo motore di ricerca accumuli delle​ gocce d’acqua simboliche​ che Lilo si impegnerà a distribuire a progetti a vocazione ambientale o solidale sotto forma di denaro.

Puoi vederle nell’apposito cruscotto.

In questo momento ad esempio è possibile donare le proprie “gocce d’acqua” a supporto del primo Parco Agroforestale di Milano!

Non ci credi? Ecco la ​scheda del progetto.

Come vedi, puoi visualizzare il tuo contatore di gocce d’acqua e puoi decidere se destinarne qualcuna a un progetto in particolare o se impostare quest’ultimo come tuo beneficiario predefinito.

Sarai quindi tu a scegliere a quale iniziativa dovrà essere devoluto il tuo contributo, tutto ciò senza mai sborsare un vero centesimo​ dalle tue tasche.

Adesso però scommetto che ti balena in testa un dubbio.

Credi che i motori di ricerca alternativi a Google siano meno performanti, giusto?

In realtà no, perché Lilo prende in “affitto” gli algoritmi dei giganti del web per garantire ai suoi utenti risultati accurati.

Se vuoi approfondire come funziona Lilo, ti consiglio di leggere​ questa breve intervista a Federica Fusco.​

Se invece ti ha già convinto, puoi installare subito l’estensione di Lilo.org sia su Chrome che su Firefox.

Segni particolari:

Ecco il bonus.

Così come Ecosia, Ekoru ed Elliot for Water, anche Lilo si impegna a proteggere la privacy dei suoi utenti, promettendo di non raccogliere dati personali e di non rivenderli a terzi.

È quello che si legge sulla sua “Carta Etica”.

Anche le​ pubblicità intrusive​ sono​ abolite ​e le inserzioni che appariranno nella pagina dei risultati saranno strettamente pertinenti alla query che inserisci nella barra di ricerca.

Quest’aspetto può rivelarsi particolarmente importante se anche tu come me tieni a proteggere la tua privacy quando navighi in rete.

5. Givero : il motore di ricerca delle buone cause

Aiutare l'ambiente facendo ricerche web

Siamo arrivati all’ultimo dei motori di ricerca alternativi a Google che ti presenterò oggi.

Si tratta di un giovanissimo motore di ricerca solidale nato in Danimarca appena due anni fa, nel 2018.

Nella pagina delle sue ​FAQ puoi trovare ogni genere di domanda a riguardo. Ti consiglio di farci un salto perché è davvero molto chiara oltre che molto breve.

Ma torniamo a noi.

Quali sono le buone cause supportate da​ Givero?

Il raggio d’azione del search engine danese è piuttosto ampio: si va dalla solidarietà,alla protezione degli animali​ e dagli ​aiuti di emergenza alla ​tutela dell’ambiente.

E la sua mission? Naturalmente compiere azioni positive per la collettività, ma anche fare in modo che i suoi internauti si sentano parte attiva dell’intero processo.

In questo modo tutti possono essere filantropi pur senza dover sborsare somme da capogiro.

Ed in casi come questo naturalmente l’unione fa la forza. Per esprimere questo concetto Givero utilizza un detto danese: mange bække små gør en stor å.

Tradotto in italiano? Che significa?

Semplicemente che per fare un fiume bisogna che si uniscano tanti piccoli affluenti!

È vero, tuttavia, che strappare utenti a Google è quasi un’utopia, considerando la sua convenienza oltre che la sua elevata semplicità, e questo Givero lo sa molto bene.

Per questo motivo nel suo dietro le quinte c’è Bing, che garantisce la restituzione di risultati ottimali,mentre per quanto riguarda l’usabilità​ il search engine si impegna ad omologarsi ai più celebri motori di ricerca.

Perché non dargli una chance?

Segni particolari:

Hai mai sentito parlare dei bangs?

Sono utili ​scorciatoie​ da inserire nella barra di ricerca per atterrare immediatamente su un sito specifico senza dover esplicitare informazioni o un intero URL.

È stato il motore di ricerca paladino della privacy, DuckDuckGo, a portarle alla ribalta, ma Givero non si è fatto sfuggire l’opportunità di fare lo stesso per rendere l’esperienza utente ancora più gradevole.

La cosa interessante però è che Givero permette ai programmatori di tutto il mondo di ​contribuire al suo miglioramento con la creazione di nuovi bangs o di nuove instant answers.

L’iniziativa si chiama #codeforgood ​ed è un chiaro appello a tutti i developer che vogliono rendere il mondo un posto migliore mettendo a disposizione le proprie tech skill!

Se vuoi approfondire questa opportunità, visita la​ pagina dedicata.

Conclusioni

Siamo arrivati alla fine.

Se sei arrivato fin qui non puoi non dare una chance ad almeno uno di questi motori di ricerca alternativi!

Se nel tuo piccolo infatti stai già provando a ridurre il tuo impatto ambientale, questa scelta contribuirà ulteriormente a renderti un individuo più responsabile.

Io attualmente svolgo le mie ricerche personali con Ecosia e devo dire che mi ci trovo benissimo!



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Ogni progetto svolto sulla piattaforma ha un impatto sociale, e conoscerai altre persone con i tuoi stessi ideali.



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