Vi sveliamo le 5 soft skill più richieste dalle aziende più innovative nel 2020. Scopri quali sono e in cosa consistono.
Intraprendiamo tutti più o meno lo stesso percorso: prima la scuola, poi per alcuni l’università, lo studio matto e disperato (che c’è sempre) e dopo il lavoro.
Alla fine, è per questo che facciamo tutto, no?
Studiamo per prendere quel pezzo di carta che dica al resto del mondo: “Io ci sono. Ora so tutto quello che devo sapere. Ora posso fare questo lavoro”.
Tralasciando il fatto che non è proprio così semplice, molto spesso capita che dopo aver passato anni e anni a studiare per ottenere quel posto tanto agognato, si dia per scontato che quasi ci spetti di diritto.
Come se non avessimo altro da imparare, altri studi da fare, come se non esistessero ulteriori approfondimenti.
Ma le cose ora stanno cambiando, si stanno evolvendo.
Proprio l’altro giorno leggevo un articolo su Forbes che parlava delle 10 aziende più innovative al mondo e la prima cosa che ho pensato è stata:
“Che figata sarebbe lavorare in quelle aziende!”
Così ho iniziato ad informarmi, a vedere i loro annunci di lavoro su LinkedIn e, man mano, ho notato qualcosa di davvero particolare: tutte ricercavano persone con determinate competenze, una sorta di combinazione tra Hard Skill e Soft Skill che formavano il candidato ideale.
Che si dovessero avere delle competenze per trovare lavoro non è una novità, certo, ma la cosa che più mi ha sbalordito è stata vedere quanto rilievo si dava alle soft skill all’interno di quegli annunci!
Questo mi ha fatto capire che spesso sottovalutiamo delle skill che potrebbero realmente garantirci un lavoro e nemmeno ce ne rendiamo conto.
Così ho deciso di riunire le 5 skill più richieste da queste aziende.
Spero potranno esserti utili per affrontare il mondo del lavoro al meglio, per alcuni lo sono state senza dubbio.
Partiamo!
Cosa sono le soft skill
Prima di iniziare ad elencarti tutte quelle skill più richieste che potranno garantirti un lavoro nel 2020, è bene spiegarti prima cosa si intende per skill, specie quando poi si diramano in soft e hard.
Partiamo da quelle più “leggere”, come dice la parola stessa soft: in questo caso ci stiamo riferendo alle competenze trasversali che vanno a definire maggiormente i tratti di una persona.
Tra queste, possiamo trovare le abilità comunicative, decisionali, sociali, ma anche la creatività, proattività, autonomia e molte altre.
Le soft skill sono tantissime e sono davvero determinanti quando si tratta di affrontare al meglio il mondo del lavoro (ma anche la vita privata) perché compongono il tuo carattere e ti rendono quello che sei.
Probabilmente, questo concetto ti sarà molto più chiaro ora che andrò a spiegarti cosa sono le hard skill.
Cosa sono le hard skill
Ricordi cosa abbiamo appena detto delle soft skill? Che sono le competenze trasversali che definiscono una persona come tale?
Bene, le hard skill sono l’esatto opposto!
Queste sono le capacità più “forti”, appunto, quelle che invece di caratterizzare la persona, caratterizzano il professionista dietro quella persona.
Cosa intendo dire?
Diciamo che si tratta di competenze tecniche, certificabili, che ti rendono adatto o meno per intraprendere un determinato lavoro.
Tra queste possiamo trovare, ad esempio, il livello di studi, la conoscenza di lingue straniere, l’esperienza professionale e tutte quelle skill che dovresti avere a prescindere se ti candidi per un posto.
Immagina: non potresti mai candidarti per un annuncio come Social Media Manager senza conoscere i Social Media e tutto ciò che gravita attorno.
Capito che intendo?
Per riassumere, le hard skill sono quelle competenze indispensabili per candidarti per un posto di lavoro, mentre le soft skill sono le capacità che ti completano come persona e che ti permetteranno di ottenere quel lavoro.
Se ti interessa la differenza tra Soft Skill e Hard Skill ti consiglio di leggere l’articolo che abbiamo scritto sul tema, in cui potrai approfondire l’argomento, imparando anche come svilupparle!
Fatta questa doverosa premessa, possiamo concentrarci su quali sono le 5 skill più richieste dalle aziende innovative e che ti garantiranno un lavoro nel 2020!
Le 5 skill più richieste dalle aziende innovative nel 2020
1. Capacità comunicative e interpersonali
Potrebbe sembrare una competenza scontata, ma saper comunicare al meglio al giorno d’oggi è fondamentale e rientra senza dubbio tra le skill più richieste.
Nota bene: non ho scritto semplicemente “saper comunicare”, ma “saper comunicare al meglio” e tra queste due frasi c’è un’enorme differenza.
Saper comunicare al meglio significa mettersi sempre nei panni di chi ascolta e adattare il nostro messaggio a quella persona.
Ci sono tanti fattori da mettere in conto: dobbiamo risultare educati, ma anche persuasivi, allo stesso tempo veri, naturali e coinvolgenti.
Tra così tante cose da considerare, c’è un grande rischio di metter su una comunicazione organizzata “a tavolino”, risultando sempre e costantemente falsi.
È qui che sta la difficoltà ed è il risultato finale che ti rende, o meno, un abile comunicatore.
L’attenzione, tuttavia, non deve stare solo sul modo in cui comunichiamo, ma anche sulle relazioni che stringiamo in ufficio e, più in generale, con i nostri colleghi.
Essere sempre disponibili, saper aiutare gli altri, ascoltarli in modo empatico: sono tutti requisiti che stanno alla base di un buon rapporto.
Le capacità comunicative, poi, ne inglobano tante altre come:
- Public speaking
- Capacità di scrittura
- Conoscenza del linguaggio non verbale (anche detto PNL)
- Padronanza della lingua italiana (e della sua grammatica)
- Storytelling e capacità di sintesi
Queste skill ti aiuteranno durante il colloquio di lavoro, si manifesteranno ancor di più in ufficio mentre sarai con gli altri colleghi, ma sarà possibile notarle già solo dall’impostazione del CV.
Quindi presta sempre attenzione a questi piccoli particolari, i selezionatori più attenti non se li lasceranno scappare!
2. Time management
Ebbene sì, anche il time management.
Ma cosa si intende esattamente per questo inglesismo?
Con “time management” ci riferiamo principalmente alla gestione del tempo che una persona riesce ad avere.
Ci sono tante altre competenze annesse e connesse, strettamente legate a questa skill, come:
- La capacità di lavorare su più progetti contemporaneamente
- Saper dividere il lavoro per priorità
- Essere in grado di gestire lo stress e performare comunque al meglio
Essere “multitasking” diventa sempre più fondamentale per i titolari di oggi, specie per quanto riguarda i lavori del futuro, legati al digitale, che stanno prendendo piede nella nostra società.
Sono skill a cui nessuno può sottrarsi e svilupparle non ti sarà solo utile a livello lavorativo, ma anche personale, nella vita di tutti i giorni.
Quando poi si entra in un’azienda super innovativa, come quelle specificate nell’articolo di Forbes, è necessario riuscire ad occuparsi di più cose allo stesso tempo.
Per quanto queste aziende possano essere strutturate, le novità sono così tante che prevedere gli imprevisti non è proprio qualcosa di possibile.
Insomma, bisogna essere un po’ supereroi per entrare in simili realtà, ma ogni sforzo sarà ripagato da una forte soddisfazione personale e dal loro modo innovativo di gestire il lavoro.
3. Problem solving
Hai mai letto un annuncio di lavoro che non contenesse la voce “problem solving”?
Impossibile!
Ma questo, quindi, significa che è una cosa super scontata e che le aziende si copiano gli annunci a vicenda? Assolutamente no.
Il fatto che tu l’abbia visto un po’ ovunque conferma solo l’importanza di questa skill e sicuramente svilupparla al meglio ti permetterà di avere molte più possibilità nel mondo del lavoro.
Ma cosa si intende per problem solving, esattamente?
Voglio dire, è ovvio che un titolare ci chieda di risolvere i problemi, è alla base di ogni incarico.
È davvero così prevedibile come competenza?
Anche qui bisognerebbe fare un’analisi più approfondita per capire, nel concreto, di cosa si tratta e quali altre skill richiede per essere implementata.
Possiamo partire dicendo che è impossibile risolvere problemi senza prendere delle decisioni.
Cosa vuol dire questo?
Vuol dire che se non si ha una forte capacità decisionale, sarà quasi impossibile per noi vantarci delle nostre skill di problem solving.
Ok, quindi basta solo prendere decisioni?
Più o meno.
È così semplice prendere le decisioni? Non credo.
Bisogna valutare tanti fattori, tutti i pro e i contro, perché ad ogni azione corrisponde una conseguenza e se la responsabilità ricade completamente su di noi, dovremmo essere ancora più attenti nel fare qualsiasi tipo di scelta.
Quindi eccoci arrivati ad un’altra skill richiesta dalle aziende: il pensiero critico.
E che significa?
Significa che se sarai in grado di analizzare tutto ciò che ti accade intorno in maniera oggettiva e critica, saprai anche valutare ogni conseguenza nel giro di pochi minuti, prendendo la giusta decisione e, solo allora, avrai risolto il problema.
Quindi sì, avere delle skill di problem solving potrà anche sembrare scontato, ma guardando le cose con la lente di ingrandimento, come abbiamo fatto ora, è facile capire che non è tutto ciò che ci serve per essere dei grandi “sbrogliatori di problemi”.
4. Team working
Da quant’è che cercano di infonderci il senso del “gioco di squadra”?
Se ci penso io, direi praticamente dall’asilo.
Sì, insomma, ricordi quando volevi startene per i fatti tuoi e puntualmente la maestra ti spingeva ad andare dai tuoi compagni, giocarci insieme, condividere le cose?
O, ancora, quando alle elementari iniziavano ad esserci i primi lavori di gruppo, in cui ci si riuniva in massa davanti a quel minuscolo banco, solo 2 o 3 di noi riuscivano ad avere una visuale di cosa stesse succedendo e ci si chiedeva di portare a termine un progetto sfruttando le capacità di tutti.
Insomma, sin da bambini hanno cercato di insegnarci i principi della collaborazione, della partecipazione e della condivisione.
Mica roba da poco.
Specie poi quando, unendo i puntini come diceva Steve Jobs, ti rendi conto che tutto ti ha portato a questo preciso istante in cui, con un lavoro tra le mani e altrettante responsabilità sulle spalle, sei chiamato a lavorare in team con i tuoi colleghi per un altro progetto in comune.
Per molti non è così orribile lavorare in gruppo, per altri è un incubo.
Decidere dove collocarsi tra queste due vie spesso e volentieri non dipende tanto da te, quanto dai partecipanti che compongono il gruppo stesso.
È per questo che i titolari inseriscono la skill di team working quasi al primo posto in un annuncio di lavoro: vogliono che tutti i loro dipendenti siano in grado di lavorare insieme e con successo.
Nessuno deve prevalere sugli altri e nessuno deve sfruttare l’intraprendenza degli altri per non fare nulla.
Sono entrambi due estremi e, come tali, non vanno bene.
Bisogna essere in grado di motivare costantemente il proprio gruppo, specie quando ci sono richieste competenze di leadership.
Così come è necessario non perdere mai le speranze, rimanendo costantemente ottimisti, specie quando ci si chiede di essere dei positive thinker.
Con i lavori che stanno nascendo nel 2020, queste skill si posizionano senz’altro tra le più importanti per un candidato ideale.
5. Proattività
Bene, siamo giunti all’ultima skill più richiesta dalle aziende innovative del 2020 e mi sembra logico che, in questo elenco, non potesse di certo mancare la proattività!
Anche questa è una competenza che spesso si dà per scontata, qualcosa che le persone ritengono ovvia. Insomma, è naturale che mentre si lavora bisogna essere attivi, no?
Il punto è che essere proattivi non significa solo questo.
Ciò che in pochi sanno, infatti, è che essere proattivi significa agire d’anticipo.
Il vantaggio di essere accerchiati da persone proattive è proprio questo: prevedono il problema, sono lungimiranti e lo risolvono ancora prima che si presenti, evitando completamente che si verifichi.
Insomma, sono proprio dei supereroi che ogni titolare vorrebbe nella propria squadra.
In genere, le persone proattive esprimono le loro idee e i loro giudizi con la stessa libertà con cui ascoltano quelli degli altri: non esistono pregiudizi o contrasti, ma solo confronto e condivisione.
Un simile atteggiamento permette di essere molto più elastici, flessibili e, in qualche modo, si va anche a ricollegare al concetto di problem solving: con una spiccata dose di creatività, si possono trovare soluzioni alternative e idee innovative in qualsiasi momento critico.
Proprio per questo, chi presenta una simile caratteristica riesce ad influenzare positivamente chiunque gli stia intorno, un fattore che nessuno sottovaluterebbe, specie se si ha un team sulle spalle.
In start2impact diamo molta importanza alle Soft Skill e Hard Skill, al punto che le teniamo costantemente monitorate per i nostri studenti.
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