In questo blog post racconto il percorso che mi ha avvicinato al mondo dell’UX/UI Design, ma soprattutto come ho ritrovato la mia strada e in che modo start2impact mi ha aiutato in tutto questo.
L’idea di successo sembra cambiare molto da persona a persona: alcuni lo identificano con il denaro, altri con il riconoscimento da parte degli altri, altri ancora con il poter seguire le proprie passioni.
Per me l’idea di successo è cambiata spesso e sono passato da momenti di assoluta certezza su cosa avrei voluto dal mio futuro (accompagnati a volte dall’angoscia di non sapere come fare per raggiungerlo) a momenti di assoluto spaesamento.
In questo blog post vorrei raccontare il percorso che mi ha portato dal campo dell’Architettura a quello dello UX/UI Design, ma soprattutto a ritrovare la mia strada: forse nulla di tutto ciò sarebbe successo se non avessi incrociato start2impact.
Un percorso variegato
Sono sempre stato una persona curiosa e questo tratto del mio carattere mi ha portato più volte a sperimentare nuovi percorsi.
Amavo scrivere, quindi mi sono iscritto al liceo classico.
Per l’Università, ero alla ricerca di una disciplina che unisse il sapere umanistico ad aspetti più tecnici, per questo ho scelto la facoltà di Architettura.
Nel mentre ho sperimentato anche fotografia, grafica, disegno, senza che nessuna di queste attività riuscisse a scalzare le altre al centro dei miei interessi: per anni ho pensato di essere un eterno indeciso.
Ho poi scoperto un altro modo di vedere questa mia inclinazione, ma ci torneremo più tardi.
L’università
Gli anni dell’università passano tra momenti di grande convinzione e periodi di scoraggiamento.
Le materie mi appassionano e soprattutto i laboratori di progettazione, che occupano la maggior parte del tempo e delle energie, sono una grande palestra non solo per imparare ad affrontare le sfide, ma anche per sviluppare la creatività.
Trascorro anche un semestre di studio in Spagna, a Siviglia, esperienza che mi aiuta a crescere moltissimo.
Durante il periodo universitario però iniziano a sorgere in me dubbi sul percorso che ho scelto e su dove mi porterà.
Riesco a laurearmi, con qualche difficoltà, ma alla fine con grande soddisfazione, e ad un mese dalla laurea trovo già lavoro presso uno studio di architettura a Milano.
I dubbi sembrano dissolversi: cosa potrebbe andare storto ormai?
Una carriera da architetto?
Già nei primi mesi di lavoro mi scontro però con la realtà di una professione distante da come mi era stata insegnata in università.
I progetti su cui mi esercitavo a lavorare in università erano molto stimolanti, ma spesso irrealizzabili.
Nella realtà scopro che la professione dell’architetto ha molto più a che fare con la burocrazia e con la risoluzione dei problemi spiccioli del cantiere.
Inoltre, mi trovo impreparato a confrontarmi con un vero cantiere e a gestire gli aspetti tecnici della professione: l’università non mi aveva preparato all’impatto con la realtà.
Una nuova possibilità: UX/UI Design
Una delle mansioni che mi viene affidata però mi affascina particolarmente: collaborare alla realizzazione del sito web dello studio, in fase di sviluppo.
Il mio ruolo è limitato al realizzare alcuni disegni da caricare sulla piattaforma, però rimango colpito dal progetto di questo sito, dalle riunioni con il team di designer incaricato di occuparsene, dagli aggiustamenti che pian piano si apportano al progetto digitale, impensabili in un edificio da costruire nella sua concretezza.
Scopro così il mondo dello UX/UI Design, per caso: poter progettare per le persone non spazi fisici, ma spazi digitali mi appassiona improvvisamente e mi ritorna l’entusiasmo.
Decido di approfondire questa materia, ma il lavoro mi concede poco tempo libero.
Inoltre, sono sicuro che sia troppo tardi per tornare a studiare, né posso permettermi di iscrivermi di nuovo all’università o ad un master.
Grazie a mio fratello, che ne era venuto a conoscenza tramite un video di Marcello Ascani, scopro start2impact!
Non avevo mai considerato la formazione online, avendola sempre giudicata come di valore inferiore rispetto a quella in presenza, eppure start2impact sembrava offrire esattamente quello di cui avevo bisogno.
Possibilità di unire studio teorico a Pratica su Progetti, massima flessibilità negli orari di fruizione delle risorse e, non ultimo, eventualmente anche opportunità di (re) inserimento nel mondo del lavoro.
Il momento della scelta
Subito dopo aver scoperto il mondo dello UX/UI Design, avevo cercato di capire in che modo avrei potuto approfondirne la conoscenza.
All’inizio start2impact era solo una delle tante opzioni, ma più cercavo, più percepivo che non era solo un percorso di studio, almeno non nel modo in cui ero abituato in università.
Aveva una varietà di risorse, testimonianze e possibilità che mi affascinava.
Non ancora del tutto convinto contatto Alessandro, Community Manager di start2impact, che chiarisce i miei dubbi e mi mostra in che modo avrei potuto sfruttare al meglio questo percorso.
Grazie a lui comprendo come, nonostante il lavoro, possa organizzarmi per trovare il tempo di studiare e procedere poco per volta.
Decido quindi di iscrivermi.
Già nelle prime serate di studio dopo il lavoro vengo catturato dalle potenzialità del percorso e in generale del mondo del digitale, ambito che prima mi aveva sempre affascinato ma mai convinto del tutto.
Così, dopo il primo mese, decido anche di lasciare il lavoro, che ormai non mi dava più i giusti stimoli, e dedicarmi appieno al Percorso di UX/UI Design in piattaforma.
Nel mentre, conosco alcune persone già iscritte e mi rendo conto delle grandi potenzialità della Community, nonché del contributo che posso dare e ricevere.
Incertezza e difficoltà
Arriva poi la pandemia e tutto sembra bloccarsi, tranne le possibilità di continuare ad imparare: nonostante il periodo di incertezza riesco a immergermi nello studio e completare tutte le Super Guide e il Progetto Finale.
Fiero del mio piccolo portfolio di progetti, inizio a cercare in autonomia offerte di lavoro per posizioni da remoto.
Dopo numerosi tentativi, finalmente riesco ad ottenere un colloquio, che però non va a buon fine.
Inizialmente la delusione mi fa dubitare di aver fatto la scelta giusta a cambiare strada, ma cresce poi in me la consapevolezza di dover ancora migliorare, per poter dimostrare il mio valore.
In questo momento sono fondamentali gli esempi di altri studenti all’interno della Community e i momenti di confronto all’interno dei gruppi Mastermind, che mi aiutano a mantenere un mindset positivo.
Mi rimetto al lavoro quindi e consegno il mio secondo Progetto Finale.
Grazie ai feedback di Sara Riscica, Super-Coach di UX/UI Design, ho modo di migliorare ancora il lavoro, che così viene molto apprezzato.
Finalmente riesco ad ottenere il Ruolo Verificato di Junior UX/UI Designer e posso candidarmi alle posizioni aperte tramite la piattaforma di start2impact.
L’opportunità nel mondo UX/UI Design
Mentre cerco di preparare al meglio la mia candidatura ho l’opportunità di confrontarmi con Gherardo, CEO di start2impact, per capire in che modo strutturare al meglio una presentazione personalizzata.
Durante l’estate decido anche di costruirmi un sito web di portfolio, semplice ma completo, che possa mostrare le mie capacità.
Continuo comunque a cercare anche tramite altri canali ed in questo modo si concretizzano due possibilità di colloquio con altrettante aziende.
Stavolta con una di queste, una società di consulenza aziendale, il processo si conclude positivamente e arriva una proposta di stage.
Passati i primi mesi posso dire di essere molto soddisfatto!
Sono stato inserito in progetti di sviluppo di piattaforme e strumenti digitali, a supporto di varie aziende, e sto imparando molto.
Per non smentirmi, nel tempo libero ho iniziato ad approcciarmi anche alla programmazione front-end.
L’abbonamento all-inclusive di start2impact mi permette di sfruttare tutte le risorse dei 6 Percorsi disponibili in piattaforma, come appunto Sviluppo Web e App, ma anche Digital Marketing e tanti altri.
Grazie a questo, sono sicuro di poter migliorare ulteriormente le mie competenze e il mio contributo in azienda.
Le prospettive future
Ancora prima di iscrivermi alla piattaforma, ho passato un po’ di tempo a spulciare il blog per capire se davvero start2impact facesse al caso mio e se “parlava” la mia lingua.
Mi sono così imbattuto nell’articolo “Multipotenziali: perché essere indecisi è un vantaggio”
Non avevo mai sentito parlare di multipotenzialità e di Emilie Wapnick, e fino a quel momento non riuscivo proprio ad immaginare che l’indecisione potesse in qualche modo avere un’accezione positiva.
Credo sia stato in quel momento che ho intuito che, per me, cambiare strada poteva non essere una sconfitta: non sentirmi costretto su un percorso che non sentivo più mio, e magari provare più strade diverse, poteva invece essere un’opportunità.
Da quel momento sto cercando di vedere il successo non come una meta remota al termine del percorso, ma come qualcosa da verificare periodicamente, per poter apprezzare quello che ho imparato finora e concentrarmi sul prossimo obiettivo.
Trovare il successo non nella destinazione, ma nell’unicità del tuo percorso.
È questo ciò che auguro non solo a me stesso, ma a chiunque si trovi a dover ripartire in un momento di incertezza.
Se anche tu, come Matteo, vuoi intraprendere una Carriera nei Lavori del Futuro, dai un’occhiata ai percorsi offerti su start2impact.
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