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Linguaggio del corpo: 3 errori da evitare durante un colloquio di lavoro

Per affrontare un colloquio di lavoro è fondamentale curare il linguaggio del corpo. Scopri tutti i segreti per farlo al meglio!

Per affrontare e superare un colloquio di lavoro la maggior parte delle persone pensa che avere un CV ben fatto e ottimi progetti siano gli unici elementi davvero importanti che possano garantire o meno l’assunzione.

Sono essenziali, questo è vero, ma c’è un altro fattore che non dobbiamo trascurare.

Ebbene sì, il titolo della guida parla chiaro, il linguaggio del corpo. 

Quando ci troviamo a dover sostenere un colloquio di lavoro il nostro corpo manda alcuni segnali spesso diversi da quelli che comunichiamo a parole.

“Basta fare attenzione e gestire l’ansia, non ti preoccupare!”

Quante volte abbiamo sentito questa frase? 

Il problema è che durante un colloquio di lavoro il linguaggio non verbale che lasciamo intuire può dire tanto di noi, così il selezionatore può farsi un’idea della nostra personalità e carattere giudicandoci adatti o meno per il lavoro.  

I 3 errori più comuni che analizzeremo sono:

  • Sorridere troppo
  • Stretta di mano debole o stritolatrice
  • Cattiva postura 

1. Sorridere troppo

Errori colloquio di lavoro

Hai mai sentito la frase:

“Ma non sorride mai? Che tristezza”

Ecco, questo modo di dire che usiamo è un perfetto esempio del fatto che il sorriso è una delle prime cose che guardiamo in una persona anche senza accorgercene. 

Sorridere ti dà l’impressione di essere un tipo solare, spensierato e che ama relazionarsi con gli altri.

Che cosa accomuna questi tre aggettivi?

Ebbene sì, la POSITIVITÀ.

Il selezionatore è alla ricerca di persone positive che diano l’impressione di avere nervi saldi e di non essere troppo agitate.

Questo lo porterà a pensare che quotidianamente sei una persona che emana una buona energia e che di conseguenza lo farai anche verso il lavoro.

Ricorda: Il sorriso è un’arma vincente se usato correttamente.

Diversamente, se sorridi in continuazione o in modo finto il selezionatore penserà di avere davanti una persona falsa e pronta ad accontentarlo qualsiasi cosa dica solo per ottenere il lavoro.

Lo so, cercare di sorridere nei momenti appropriati non è così facile come sembra. 

Per questo ho 3 consigli che ti serviranno assolutamente:

1. Inizia il colloquio con un sorriso non troppo forzato, in questo modo allenterai la tensione e ti farà apparire più cordiale

2. Quando il selezionatore ti chiederà quali sono i tuoi punti deboli o difetti ironizza accompagnando la risposta con un sorriso

3. Se il selezionatore ti farà delle domande specifiche per mettere alla prova le tue capacità non sorridere perché se non riuscirai a rispondere ammetterai il tuo imbarazzo e incapacità.

Inoltre Paul Ekman, psicologo Statunitense, ci spiega che ci sono diversi tipi di sorriso:

  • Il sorriso pieno che riguarda i muscoli di tutto il volto
  • Il sorriso finto che riguarda solo quelli della bocca
  • Il sorriso sociale, ovvero un sorriso stereotipato e fisso, che riguarda solo i muscoli della parte inferiore del volto

 Non mi dire che adesso stai pensando a tutte quelle persone che ti hanno fatto un sorriso finto?

Ah, ti ho beccato!

2. Stretta di mano debole o tritaossa

Stretta di mano colloquio

Ti è mai capitato di fare attenzione nel modo in cui una persona ti stringe la mano, creandoti addirittura un’impressione positiva o negativa senza conoscerla?

Immagino di sì! A chi non è successo?

Infatti questo semplice gesto dello stringere la mano invia al cervello dei segnali per valutare la persona che abbiamo davanti.

A questo punto dirai: “l’importante è essere decisi e avere una stretta di mano forte”.

Certo una stretta di mano energica è tipica delle persone estroverse, aperte e con personalità forti, ma non bisogna esagerare con la pressione altrimenti emanerai aggressività e bassa flessibilità, non sei mica “La Cosa” dei Fantastici 4! 

Perciò prima di elencarti alcuni consigli su una stretta di mano vincente e spiegarti quelle da evitare, lo sapevi che anche a seconda dell’orientamento dei palmi si possono trasmettere diverse sensazioni?

1. Palmo verticale: nell’ambiente lavorativo le persone dello stesso livello si stringono la mano in modo simmetrico, appunto quando i palmi si toccano in verticale, comunicando parità

2. Palmo verso il basso: se invece l’altra persona ti porge la mano partendo dall’alto con il palmo rivolto verso il basso sta comunicando forza, autorità e predominio

3. Palmo verso l’alto: di conseguenza chi porge la mano con il palmo rivolto verso l’alto sta manifestando sottomissione, passività o scarsa sicurezza di sé.

5 consigli per una stretta di mano vincente

Consigli stretta di mano

Esatto, sto parlando di consigli e non di una formula magica!

Ricordati che non siamo tutti uguali e ogni persona può esternare le proprie sensazioni in modo diverso, quindi la stessa stretta di mano, anche se perfezionata, può suscitare emozioni diverse da persona a persona.

A questo punto ti starai chiedendo: “Come posso migliorare la mia stretta di mano se non esiste quella perfetta?”

Non ti preoccupare! 

Ho preparato per te una lista di consigli che ti serviranno assolutamente:

1. Quando stringi la mano al tuo selezionatore ricorda di adeguare la pressione della tua mano a quella che sta applicando perché come ti ho detto in precedenza non esiste una stretta di mano perfetta, ma bisogna bilanciarla rispetto a chi si ha davanti. 

2. La stretta deve essere piena, ovvero i palmi si devono toccare e non rimanere lontani altrimenti comunicherai distacco e poco interesse

3. La stretta deve essere simmetrica…ricordi? Vogliamo trasmettere una sensazione di parità quindi non spingiamo il palmo né in alto né in basso

4. Non esagerare con la durata della stretta per non risultare invadente, di media non deve durare più di 3/4 secondi con un massimo di 3 oscillazioni

5. Ricollegandoci al sorriso, ricorda di accompagnare la stretta di mano con un sorriso e guardare il selezionatore negli occhi per questo breve tempo.

Le tipiche strette di mano che devi assolutamente evitare

Esaminiamole nel dettaglio:

  • La stretta di mano molle: è una presa debole e insicura, quasi come se si volesse ritirare la mano, infatti nella maggior parte dei casi sta ad indicare una persona timida, con scarsa energia e che ha difficoltà nello stringere relazioni.

  • Il pesce morto: è la classica stretta con la mano fredda e umida, usandola trasmetterai la sensazione di essere debole e verrai considerato poco interessante.

  • La stretta di mano a morsa o il tritaossa: queste due strette sono praticamente identiche perché si tratta di stringere la mano con molta forza trasmettendo aggressività, voglia di imporsi e poca attenzione. Molto spesso chi la mette in pratica pensa di risultare sicuro e positivo, in realtà l’effetto è proprio contrario!

  • La stretta di mano clericale: è quella tipica stretta che si fa solo con la fine delle dita o dando la mano con il dorso piegato. Chi la usa dà l’impressione di essere una persona molto timida e ansiosa, che vuole tenere lontano l’interlocutore. 

3. La cattiva postura

postura colloquio di lavoro

Sappiamo tutti che la maggior parte dei colloqui si svolgono stando seduti, infatti il selezionatore osserverà attentamente il modo di farlo perché uno dei maggiori errori è assumere una cattiva postura, tutto chiaro mi dirai… 

“Basta stare dritti e composti”

Ma sei veramente sicuro di conoscere tutti gli errori che potresti evitare di fare? 

Devi sapere che è sbagliato:  

  • Sedersi con la schiena inclinata all’indietro o in avanti: nel primo caso potresti trasmettere la sensazione di essere troppo confidente e a tuo agio quasi come se non si trattasse di un colloquio di lavoro, mentre nel secondo caso trasmetterai una sensazione di chiusura e insicurezza.

  • Cambiare continuamente posizione sulla sedia: questo comportamento anche se non voluto sta ad indicare una situazione di grande disagio come se non volessi rimanere lì. 
  • Incrociare le braccia sul petto: in questo modo trasmetterai una sensazione di chiusura come se creassi una barriera tra te e il selezionatore.
  • Toccarsi il volto: evita assolutamente di toccarti la punta del naso, il mento, il collo o di sistemarti i capelli… sono tutti tic fastidiosi che sottolineano la tua agitazione. 
  • Non appoggiare la borsa sulle gambe: con questo movimento darai l’impressione di volere protezione e sicurezza creandoti una barriera.

Perciò ricorda di tenere le mani sul tavolo e di non chiuderle a pugno, così farai vedere i palmi delle tue mani evitando di muoverle per nervosismo.

Ora affronta i colloqui a testa alta!

Finalmente siamo arrivati alla fine.

Dopotutto non ti ho annoiato così tanto, vero?

Ho creato questa guida per te che ti affacci al mondo del lavoro e non sai come comportarti durante un colloquio oppure vuoi solo essere sicuro di conoscere tutti gli elementi per migliorare la tua comunicazione non verbale.

Ora non hai più nulla da temere, potrai mettere in pratica tutti gli insegnamenti e consigli che ho attentamente selezionato ottenendo colloqui di lavoro con le startup che collaborano con la nostra piattaforma.

Incredibile, vero? 

Inoltre su Start2impact troverai sempre nuovi contenuti e consigli di valore sul mondo del lavoro e della formazione!



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