Donne di successo nel digitale: Virginia Tosti

Quattro consigli per raggiungere i propri obiettivi personali e professionali da Virginia Tosti, imprenditrice digitale e growth hacker.

“Il primo passo è quello più difficile. Tutti gli altri arrivano”.
Virginia Tosti, Co-founder & Head of Growth – start2impact.

Iniziamo questo viaggio motivazionale conoscendo la storia e i consigli della nostra Virginia, Co-Founder & Head of Growth di start2impact, la folle che insieme a Gherardo Liguori sta rivoluzionando la formazione in Italia e in 18 mesi ha portato la startup dov’è adesso.

Questo articolo inaugura il nuovo format in cui intervisterò donne di successo in Italia nel settore del digitale, della tecnologia e dell’imprenditoria, che vogliono condividere la loro esperienza per favorire l’empowerment di altre ragazze.

Sarà un viaggio, in cui ogni articolo rappresenterà una tappa in cui le lettrici troveranno la storia di una donna e consigli per emergere in ogni settore. 

Virginia sarà la prima a lanciare un messaggio importante alle imprenditrici di domani. 

Prima di iniziare vorrei riflettere su quante volte pronunciamo frasi come “non ce la posso fare”, “sono fatta così”, “non sono portata per questo”. 

Immagino che anche a te sia capitato almeno una volta.

Si tratta di un atteggiamento limitante che anche Virginia in molte situazioni ha dovuto combattere

Attraverso la sua esperienza oggi vuole far capire che ci si può sempre migliorare e superare i propri limiti

Ma come? 

Senza perdere di vista la felicità, guardando le cose da nuove prospettive, mettendo impegno e dedizione nelle cose che si fanno.

Buona lettura 🙂 

ACiao Virginia, sono felice di poterti intervistare e di essere così d’aiuto attraverso questo progetto a migliaia di ragazze che ci leggeranno.

Uno degli aspetti negativi dei social media è che si tende ad apparire migliori di come si è in realtà, si va alla ricerca della perfezione e cresce la frustrazione.

Di te apprezzo la sincerità e la tenacia, i contenuti che pubblichi rispecchiano questi valori, parli dei tuoi successi ma soprattutto dei tuoi fallimenti.

Qual è il messaggio che cerchi di trasmettere ai tuoi follower?

virginia in montagna

V: Il mio obiettivo più grande è far passare il messaggio che “se ce l’ho fatta io ce la possono fare tutti” !

Troppo spesso sento persone dire “non ce la posso fare” o “sono fatta così” e queste frasi sono l’inizio della fine, o meglio l’inizio del nulla! 

Credo che l’obiettivo che non dovremmo mai perdere di vista sia la nostra felicità! 

Quando dico questa cosa mi prendono molto spesso per una folle idealista, io non mi sento idealista. 

Tutto sta nella definizione che diamo alla felicità, non credo che la felicità sia l’assenza di problemi, credo piuttosto che venga dalla nostra profonda convinzione di poter superare ogni ostacolo

E questo mi riporta a voler combattere quel “sono fatta così” perché dire questa cosa ci frena dal voler cambiare, ci frena dal voler cercare qualcosa di meglio per noi, ci frena dal cercare dentro di noi la forza per essere migliori!

Io sono stata per anni bloccata dentro me stessa e dentro le mie paure, non mi sentivo all’altezza di nulla e questo mi ha impedito di cogliere tantissime opportunità. 

Mi piace pensare che se c’è qualcuno che si rivede nei miei fallimenti e nelle mie paure, la mia esperienza gli possa essere utile per accelerare il processo decisionale che c’è dietro al “sono fatta così, ma posso essere anche meglio di così”.

AHai affermato più di una volta: “Il mio superpotere è stato non avere talenti”. Ci spiegheresti il motivo?

gherardo e virginia

Semplicemente di tutte le cose che faccio non ce n’è neanche una che mi viene “facile”!

Ci sono persone che hanno dei talenti, le vedi che fanno cose che a chiunque sembrano difficili ma per loro sono semplicissime!

Per me non è stato mai semplice nulla, dallo sport allo studio, per raggiungere gli stessi risultati degli altri dovevo allenarmi più degli altri, con più frequenza e con maggiore costanza, come se ogni allenamento fosse una gara.

Viviamo in una società in cui il talento è sopravvalutato.

Vedere il talento come un’abilità innata ha un effetto devastante sui nostri comportamenti futuri.

Sembra che tutto sia già stato deciso “alla nascita”, se uno nasce poco portato per lo sport o per la matematica, sembra che non ci sia molto da fare e ci si rassegna (a volte purtroppo anche con un po’ di sollievo!)

Pensare in termini di “avere” o “non avere” un talento, determina già un certo tipo di destino!

Le prestazioni assolute in ogni campo sono frutto in maniera preponderante dell’esercizio piuttosto che delle capacità innate.

Senza impegno e dedizione, senza fatica e costante allenamento si può essere bravi, ma non si diventa straordinari!

A: Ci sono state situazioni in cui credevi di non essere all’altezza e dopo invece ce l’hai fatta?

virginia laurea

V: Mi sentivo così ad ogni esame che dovevo fare all’Università, sempre la stessa storia: aprivo il libro, leggevo, non capivo, lo chiudevo e poi iniziavo a pensare “non ce la farò mai”.

Mi sento tutt’oggi così di fronte ad ogni nuova sfida! Poi mi ricordo che “mi è già successo”, mi dico che ci sono già passata, mi ricordo che avevo provato la stessa sensazione in altre occasioni in cui poi ce l’ho fatta.

Quindi prendo coraggio e vado avanti! 

Oggi il “non sentirmi all’altezza” è il mio motore ed il mio faro, so che quando sento questa sensazione devo andare avanti e non farmi fermare dalle mie stesse paure!  

A: Durante la tua vita hai attraversato un periodo difficile, come ti sentivi e come hai reagito?

V:  Durante l’università ho avuto una grande depressione perché non facevo una cosa che mi piaceva e sentivo di fare solo molta fatica. 

In più ho affrontato nel giro di due anni il cancro di mia madre e subito dopo quello di mio padre.

È stato un periodo davvero tosto, pensavo che non sarebbe mai finito. 

La grande sofferenza che provavo mi ha portato a conoscermi meglio, ad iniziare un percorso di consapevolezza della mia vita, (che non è ancora finito), grazie al quale ho iniziato a vedere tutta la mia vita e tutti gli eventi negativi che mi capitavano come una grande opportunità, come dei grandi cartelli stradali che mi stavano indicando la via da percorrere. 

So che è una cosa che può sembrare molto strana, ma quando cambi il punto di vista, ed inizi a chiederti “cosa posso imparare da questa situazione” invece che sperare che finisca al più presto o peggio ancora cadere nel lamento del “capitano tutte a me”, questo atteggiamento, cambia tutto!

Così ho affrontato quel periodo e ne sono uscita molto più forte di prima.

ASe tornassi indietro, con l’esperienza e il mindset di oggi, cosa diresti alla Virginia ventenne?

virginia al lavoro

VDi buttarsi di più, di non essere lei stessa il suo limite più grande! 

Questa è una cosa che dico anche alla Virginia 30enne perché non è sempre facile ricordare le lezioni imparate! 

A: Dopo 15 anni ti sei ritrovata a fare un tour in cui hai parlato a 20.000 studenti delle superiori del tuo percorso professionale e personale, facendo vedere loro nuove strade e scoprire talenti che non sapevano di avere. Cosa ti ha lasciato quest’esperienza?

V: Mi sono portata a casa due cose: 

  • Che anche se i ragazzi che vogliono eccellere sono pochissimi (1%) hanno una carica ed un’energia sufficiente per far ripartire il Paese! 
  • Non puoi aiutare chi non vuole essere aiutato.

A: Cosa rappresenta per te start2impact?

virginia e gherardo a b heroes

V: Ho sempre voluto creare una mia società ed ho sempre desiderato che il mio lavoro non fosse solo utile per me e per la mia “sopravvivenza” ma anche per gli altri.

Non avevo idea di come poterlo fare e di come poterci riuscire.

Grazie a start2impact giorno dopo giorno vedo questo sogno e questo ideale materializzarsi. 

A: Lancia un messaggio a tutte le ragazze che leggeranno e che vorrebbero diventare imprenditrici. 

V: Se mi avessero dato una bacchetta magica in grado di realizzare ogni desiderio non sarei mai riuscita a fare quello che ho fatto fino ad oggi. 

I sogni si realizzano dopo tanti tentativi provati e falliti, quindi qualsiasi sia il vostro sogno, iniziate a camminare in quella direzione, poi la strada vi si aprirà sotto i piedi man mano che andate avanti. 

Il primo passo è quello più difficile, tutti gli altri arrivano! 

Conclusioni

Leggendo questo articolo avrai già mosso il primo passo, comprendendo come è possibile migliorare sé stessi di continuo e perseguire i propri obiettivi con impegno e costanza.

Quando la prossima volta crederai di non potercela fare, ricordati queste parole e corri nella direzione dei tuoi sogni.

Nella prossima tappa, scopriremo un’altra incredibile storia, a presto. 



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